Quale Italia?

Nell’orgia di commenti post voto elettorale, tra frasi del tipo "abbiamo vinto tutto" e "non abbiamo poi così perso", in mezzo all’orgia mediatica di escort e di apparente politica internazionale, vi segnaliamo che:

  • Un partito Olandese – GroenLinks – ta valutando l’ipotesi di intraprendere una procedura contro l’Italia (AgoraVox italia) a causa delle scelte del nostro governo di limitare la libertà di stampa per mezzo di leggi, soprannominate “bavaglio”, come quelle sulle intercettazioni telefoniche e le pubblicazioni sui giornali.

Forse così si può comprendere meglio come mai il nostro Premier desiderava così tanto ottenere il 45% di preferenze alle europee e diventare così il gruppo più numeroso nel parlamento europeo..

 

  • La maggioranza degli italiani, adulta e votante, crede ancora a tantissime favole. Tra queste, la più in voga ultimamente è quella delle "Toghe Rosse"(DirittoDiCritica).


La domanda è: a dispetto di fatti accertati e resi inutilizzabili a causa di leggi emesse ad hoc, esiste una longeva classe di magistrati ispirati al comunismo oppure, leggendo l’articolo, non sembra che questi giudici stiano semplicemente svolgendo il loro lavoro, che, piuttosto, esista una longeva classe politica che coltiva i propri interessi – e non quelli del paese, della res publica – in maniera non del tutto trasparente, con uno stile che richiama metodi ed esponenti mafiosi?

 

  • Le ferite più laceranti per un popolo si possono identificare nell’ignoranza, nella scarsa evoluzione culturale, e in un’etica (se così si può chiamare) del basso profitto personale a scapito della comunità. Si perchè se si evade il fisco, non pagando le tasse, e il governo dà l’esempio profilando all’orizzonte un altro scudo fiscale, allora, si può facilmente – e un po’ superficialmente – fare un’analisi della questione partendo proprio dalle tre chiavi elencate in precedenza. 

Buona lettura degli articoli linkati

 

  Giorgio – PsicoPadova

 

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Decreto sull’informazione: l’articolo di Punto Informatico

Tratto dal sito Punto Informatico

 

Chiuso per rettifica

 

Roma – Il Governo pone la fiducia sul discusso disegno di legge in
materia di intercettazioni e la blogosfera ne fa le spese rischiando di
essere "chiusa per rettifica". È questo il senso di quanto è accaduto
nelle scorse ore in Parlamento, dove per effetto dell’approvazione del
maxi-emendamento presentato dal Governo sta per diventare legge l’idea
– di cui si è già discusso sulle colonne di questa testata – di obbligare
tutti "i gestori di siti informatici" a procedere, entro 48 ore dalla
richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro
genere di contenuto pubblicato.

Non dar corso tempestivamente
all’eventuale richiesta di rettifica potrà costare molto caro a
blogger, gestori di newsgroup, piattaforme di condivisione di contenuti
e a chiunque possa rientrare nella vaga, generica e assai poco
significativa definizione di "gestore di sito informatico": la
disposizione di legge, infatti, prevede, in tal caso, una sanzione da
15 a 25 milioni di vecchie lire.

Tanto per esser chiari e sicuri
di evitare fraintendimenti quello che accadrà all’indomani dell’entrata
in vigore della nuova legge è che chiunque potrà inviare una mail a un
blogger, a Google in relazione ai video pubblicati su YouTube, a
Facebook o MySpace o, piuttosto al gestore di qualsiasi newsgroup o
bacheca elettronica amatoriale o professionale che sia, chiedendo di
pubblicare una rettifica in testo, video o podcast a seconda della
modalità di diffusione della notizia da rettificare. È una brutta legge
sotto ogni profilo la si guardi ed è probabilmente frutto, in pari
misura, dell’analfabetismo informatico, della tecnofobia e della ferma
volontà di controllare la Rete degli uomini del Palazzo.
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Nuovo decreto sulle intercettazioni: cosa cambierà e opinioni di intellettuali

In merito al nuovo decreto sulle intercettazioni vi invitiamo a leggere i seguenti due articoli tratti dal blog Diritto di Critica, progetto ed esperimento di giornalismo partecipativo (citizen journalism)

 La scheda di DdC: ecco cosa cambia dopo il ddl intercettazioni 

 Ddl Alfano sulle intercettazioni: critiche da magistrati, giornalisti e intellettuali

 

e a firmare l’appello di Repubblica 

 Firma l’appello di Repubblica contro il ddl intercettazioni

 

Leggi la lettera della Federazione Nazionale della Stampa e degli Editori sul ddl intercettazioni

 

 

 1° articolo : "La scheda di Ddc: ecco cosa cambia"


Scritto da Simone Pomi

11 giugno 2009

Oggi la Camera ha dato il via libera al maxiemendamento sulle intercettazioni.
I sì sono stati 318, mentre 224 sono stati i voti contrari (tra questi
mancano 21 ‘franchi tiratori’ dell’opposizione che hanno appoggiato il Governo).
Questo emendamento è oggetto di forti contrapposizioni tra maggioranza
e opposizione, e sta scatenando un putiferio anche sul web. Di seguito
riportiamo le nuove norme che verranno introdotte dal ddl.

a cura di Simone Pomi ed Emilio Fabio Torsello

  1. Si parte da un cambiamento sulle modalità di autorizzazione delle intercettazioni. Saranno 3 giudici e non più uno a decidere se concederle, e solo «quando si riscontrino gravi indizi di colpevolezza
    e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della
    prosecuzione dell’indagine». Continue reading
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Nuovo decreto sull’informazione

Di seguito troverete il testo di una mail.

Nella comune eseperienza di chiunque utilizzi una casella mail, si trovano molte mail spazzatura che arrivano tramite il meccanismo della catena, che,ogni volta che da un indirizzo viene inoltrata agli altri indirizzi della rispettiva rubrica, si dirama esponenzialmente. Questo meccanismo ha scopi per la maggior parte futili, a volte ha scopi commerciali, e a volte ha scopi più utili, come quello che vi sottoponiamo.

Il testo è riportato nella sua forma originale per rimanere fedeli alla modslità con cui è stato veicolato; ilcontenuto è statoverificato pressochè tutto (procedimento in generale utile per capire se la mail che arriva è vero o falsa o ha secondi fini)

Ecco il testo:

"In base a quello che leggerete anche questa e mail potrebbe essere fonte di reato. Continue reading

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Elezioni Europee: statistiche del day after

Il giorno seguente questo week end di elezioni prolificano su tutti i siti qualsiasi forma di statistica, grafici e commenti. Vi proponiamo un’essenziale rassegna stampa per dare un quadro esauriente e sintetico di come si è ripartito il panormaa politico in europa:

Elezioni europeee: dati stato per stato

Parlamento europeo uscente

L’Europarlamento: cosa farà e con quali poteri

Note elettorali particolari: pirate bay, la francia e l’ecologismo, la spagna e il partito intellettuale 

 

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Il Premier e la Magistratura

Negli ultimi scampoli di campagna elettorale Silvio Berlusconi si concentra sui suoi cavalli di battaglia
del momento: a parte la famigerata storia di Noemi e le vicende di Villa Certosa (http://www.corriere.it/politica/09_maggio_30/berlusconi_garante_foto_784e933c-4cdd-11de-82fb-00144f02aabc.shtml), il tema più scottante, e sicuramente più attinente agli interessi pubblici, è quello della giustizia.
 
Due considerazioni preliminari:
l’affrontare questioni di così scarsa rilevanza per la politica italiana come le feste private del Premier è un tentativo di distogliere l’attenzione su questioni molto più drammatiche e su scelte politiche che spesso faticano a trovare una giustificazione agli occhi degli elettori.
Purtroppo nel nostro Governo vengono approvate castronerie ben più grandi che,stranamente, non trovano lo stesso spazio mediatico.
Ovviamente questi episodi di vita privata non cambiano nulla nel panorama politico, ma dicono molto dell’aspetto etico: essendo una questione molto opinabile lasciamo a voi il compito di formulare un giudizio personale in merito.
 
L’opposizione è semplicemente inesistente,tranne quando si tratta di fare lo stesso gioco della Maggioranza.
 
Riguardo l’attacco di Berlusconi alla Giustizia ecco una piccola rassegna stampa,anche estera, corredata di un articolo molto chiaro sul processo Mills e di una tabella riguardo i procedimenti giudiziari a carico del Premier, quasi tutti decaduti per prescrizione del reato, intervenuta amnistia e Lodo Alfano.
 
 
Concludo con una frase di Silvio Berlusconi "“Tutti i cittadini sono uguali (davanti alla legge) ma forse il sottoscritto è un po’ più uguale degli altri, visto che il 50 % degli italiani gli ha dato la responsabilità di governare il Paese” dice in un’udienza del processo per corruzione a Milano
Buona Lettura


http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/05/29/1029954-berlusconi_attacca_toghe_eversive.shtml
http://www.fainotizia.it/2008/09/20/processo-mills-il-lodo-non-basta-silvio-rischia
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi
http://www.agi.it/news/notizie/200905281623-cro-rt11205-giustizia_anm_insulti_inaccettabili_sono_danno_a_democrazia
http://www.apcom.net/newspolitica/20090529_051527_561f0b2_63156.html
http://www.polisblog.it/post/4678/rassegna-della-stampa-estera-non-solo-il-financial-times-e-contro-berlusconi
 
 

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Referendum elettorale 2009

Questo Giugno si prospetta essere cruciale per le dinamiche politiche italiane:
non solo il 6 e il 7 saremo chiamati a votare per le Europee, ma il 21 giugno è prevista il Referendum sulla legge elettorale.

Tre sono le considerazioni preliminari da fare:
1) accorpare le due votazioni in un unico giorno avrebbe fatto risparmiare una cifra stimata intorno ai 500 milioni di euro, per non parlare del tempo che si sarebbe potuto risparmiare per chi,come la maggioranza degli studenti, vive lontano da casa.

2)Le leggi su cui verte il Referendum sono molto complesse e difficilmente fruibili dai non addetti ai lavori.
I virtuosismi in politichese rendono ostiche le questioni governative ai cittadini, li allontanano dalla vita socio-politica e confondono le idee: sorge il dubbio che tutto questo sia fatto apposta.

3)Non vi è una adeguata informazione riguardo il Referendum e quali leggi abroga.

Vediamo di chiarire le idee iniziando dal principio e cercando di semplificare il più possibile quali modifiche potrebbe apportare l’esito di questo Referendum e quali sono le leggi che si vanno ad abrogare o a mantenere. Continue reading

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Rodotà sulla legge internet

Finalmente anche qualche schieramento politico comincia denunciare la legge assolutamente pretestuosa di regolamentazione di internet:

 

 

Negli Usa Obama viene eletto da internet. E in Italia che si fa? Si censura la rete

Il diritto alla privacy

Privacy e Internet a favore della democrazia

 

 

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Il premier e la sindrome dell’ “anatra zoppa”: disegno contro di me – Francesco verderami per Corriere della Sera

Il premier e la sindrome dell’”anatra zoppa”: disegno contro di me

venerdì 22 maggio 2009 – Il Corriere della Sera

Francesco Verderami

Il sorriso negli ultimi tempi Berlusconi lo indossa solo nelle occasioni pubbliche, e anche in quei casi la maschera a volte cede. D’altronde non è facile celare l’inquietudine per chi si sente “vittima di un disegno costruito a tavolino “ che ha l’obiettivo di indebolirlo, fiaccarlo e infine isolarlo, per trasformarlo in un’anatra zoppa, in un leader cioè senza più leadership, in un premier senza più potere, in attesa di essere sostituito. È un’ossessione che non lo lascia più, anzi che è proprio il Cavaliere ad ali-mentare giorno dopo giorno, andando alla ricerca di riscontri che convalidino la tesi.

Perché è vero che nel Palazzo e nelle urne non c’è al momento la possibilità di scalfire la sua forza: non ci sono i numeri in Parlamento per un ribaltone, nè c’è un’opposizione in grado di rimontarlo nei consensi, “e siccome non riescono a colpirmi politicamente, stanno tentando altre strade”. Continue reading

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Attacco al Parlamento. “È inutile, persino dannoso” – Bianca de Giovanni per L’unità

Attacco al Parlamento. “È inutile, persino dannoso”

venerdì 22 maggio 2009 – L’Unità

Bianca Di Giovanni

Quando sale sul palco sembra un felino pronto al balzo. Quella è la “sua” casa, la Confindustria, davanti a lui i “suoi” ministri, poi le “sue” telecamere schierate, persino la sua famiglia (Marina è seduta in seconda fila, tra De Benedetti e Confalonieri). L’occasione è imperdibile. Così all’Assemblea annuale degli imprenditori tenuta ieri all’Auditorium di Roma Silvio Berlusconi offre il meglio del suo repertorio. Parte dalle veline (irritando Emma Marcegaglia) per finire con l’attacco al Parlamento (“pletorico e inutile”) e poi ai giudici (tutti “estremisti di sinistra”). L’affondo è senza freni, ma il premier si autogiustifica: “sono esacerbato e voglio dichiarare pubblicamente la mia indignazione”. Lo stile è quello della prima discesa in campo: Berlusconi è l’Uomo Nuovo che travolge istituzioni e organismi democratici, come farebbe una rivoluzione di popolo. D’altronde lo confessa lui stesso, davanti a una platea rapita: “Ci siamo resi conto che è più facile fare le rivoluzioni che le riforme”. Troppi i vincoli, troppi i veti (come quelli sull’ambiente, le costruzioni, il piano casa) troppe le lungaggini (come le direttive europee): meglio ricostruire una nuova Italia Berlusconiana. Continue reading

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