I Conti non tornano…

Il tema ronde torna a far discutere…

il Ministro Maroni due settimane fa aveva lasciato in sospeso la questione dei finanziamenti alle Ronde: in questo articolo viene manifestata la dura replica e denuncia dei sindacati delle forze dell’ordine.

A conti fatti emergono non solo pesanti decurtazioni al budget destinato alla Polizia, ma anche ingenti finanziamenti a favore delle ronde.

Di tutta questa faccenda ci sono due aspetti inquietanti:

° ancora una volta assistiamo ad una forma di strumentalizzazione blanda: il Ministro Maroni aveva annunciato di aumentare del 10% i finanziamenti alla sicurezza e alle forze dell’ordine, ma dall’analisi economica dei bilanci emerge piuttosto il contrario. Gli autori di questa certosina ricerca sono riusciti a smascherare bene il cavillo finanziario nascosto fra le righe.

° Finanziare le ronde e decurtare gli stanziamenti alle istituzioni è un chiaro messaggio di decentralizzazione del potere statale, di cui si è già parlato nell’articolo postato due settimane fa.

A voi ora farvi un’idea in merito…attendiamo commenti!

Caterina-Psicopadova

 

Oggi alla Camera entra nel vivo il dl antistupri. Il Pd: smantellano le forze dell’ordine
Meno etilometri e straordinari: "Sbagliati i conti del ministro"

 Polizia, i sindacati attaccano Maroni
"Taglia i fondi a noi e aiuta le ronde"

di ALBERTO CUSTODERO

 
 
"I DATI forniti da Roberto Maroni sul finanziamento alla Polizia sono errati. Hanno tagliato le risorse per l’acquisto degli etilometri, le indennità per gli straordinari e perfino ridotto i fondi per l’assistenza spirituale agli agenti. Altro che aumento del dieci per cento rispetto al governo Prodi".

Mentre oggi entra nel vivo il dibattito alla Camera sul dl antistupri (proseguirà fino a mercoledì), arriva un doppio attacco al ministro dell’Interno, che nei giorni scorsi aveva detto: "Di tutto ci possono accusare, salvo di aver tagliato i fondi per la sicurezza". La prima critica è dei sindacati di polizia, che contestano i numeri del titolare del Viminale sull’incremento degli stanziamenti. La seconda, della capogruppo pd in commissione Antimafia, Laura Garavini, che accusa Maroni di "finanziare le ronde e di smantellare le forze dell’ordine sul territorio, facendo così un regalo alle mafie".

Il segretario democratico Dario Franceschini oggi pomeriggio, prima del dibattito alla Camera, incontrerà simbolicamente i sindacati di polizia e quelli confederali proprio a piazza Montecitorio.
Maroni, nei giorni scorsi, s’era difeso dagli attacchi alla sua politica definendoli "strumentalizzazioni fatte ad hoc da alcuni esponenti della sinistra". E aveva "sfidato" a dimostrare il contrario.

In realtà, il colpo più duro al Viminale lo sferrano gli stessi sindacati di polizia, inferociti dal combinato disposto dei tagli alle forze dell’ordine, e dagli stanziamenti indiretti a favore delle ronde. "A noi riducono i fondi – tuonano i sindacati – mentre Maroni elargisce cento milioni alle ronde attraverso un finanziamento ai sindaci". Enzo Letizia, del sindacato funzionari di polizia, e il suo collega Giuseppe Tiani, del Siap, dopo la dichiarazione di Maroni "sull’aumento del 10 per cento rispetto al 2008", hanno raccolto la "sfida" mettendosi a studiare a fondo il bilancio del Viminale. E la conclusione del loro studio smentisce quanto dichiarato dal ministro dell’Interno: "I numeri forniti da Maroni – dicono – sono errati". Ecco dove si annida "l’errore".

"Il finanziamento 2009 per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – dicono Letizia e Tiani – è di 7.785.817.158. Quello del 2008, di 7.136.463.224, l’incremento di cui parla Maroni è dunque di 649.353.934". Analizzando il bilancio capitolo per capitolo, i due sindacalisti hanno scoperto che "l’aumento della spesa del personale del Viminale (aumenti contrattuali, assunzioni del governo Prodi, progressioni di carriera), ammonta a 623.184.444.

"Si può affermare, dunque, che questo aumento è rappresentato esclusivamente da spese obbligatorie che qualunque governo, per l’anno in corso, avrebbe dovuto impegnare". Dei restanti 26.169.490 euro, 24.872.221 sono assorbiti, però, dal semplice aumento delle imposte sulle indennità accessorie. Pertanto, sostengono i due poliziotti, "la differenza tra i fondi alla polizia di Prodi e quelli di Berlusconi si riduce a soli 1.297.269, senza contare che altri 186 milioni che il precedente governo aveva accantonato per quest’anno sono stati cancellati da Maroni".

"Paradossalmente – osservano Letizia e Tiani – le tasse sugli stipendi aumentano mentre si riducono le varie indennità, tra le quali, scandalosamente spicca un meno 15.880.483 euro per lo straordinario, e un meno 16.094.383 per l’indennità di ordine pubblico, pur sapendo che nel prossimo luglio si svolgerà il G.8".
Il cahier des dolèances dei sindacati continua: "Le spese di missione – dicono – sono state ridotte di 7.485.496 euro a fronte di un aumento delle attività investigative, di ordine pubblico e di rimpatrio dei clandestini. È stata persino ridotta la già esigua spesa per l’assistenza spirituale di 178.580 euro. E grida vendetta la riduzione per l’acquisto degli etilometri per la stradale da 1.258.698 euro a 544.953: altro che tolleranza zero per le stragi del sabato sera".

Contesta il bilancio della sicurezza anche la capogruppo pd della Commissione Antimafia, che, nei giorni scorsi, ha audito Maroni. "Con questo governo – dice la deputata Laura Garavini – si parla solo di scippi, assalti in villa e piccola criminalità. Ma non si parla del problema più grave del nostro Paese in materia di sicurezza: della criminalità organizzata". "È un paradosso – aggiunge la capogruppo Pd – smantellare le forze dell’ordine sul territorio e finanziare le ronde che non evitano alcuno stupro, e meno che meno possono fare qualcosa per evitare che le mafie si impossessino di intere parti del Paese: chiudere le stazioni di polizia, togliere le volanti, ridurre le forze dell’ordine è un regalo alle mafie".
 

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