APPELLO DI SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI ANTI-FASCISTI
Oggi,
10 febbraio, studenti dell’Onda Anomala Padovana trovatisi a contestare
l’iniziativa dei gruppi neo-fascisti, sono stati vittime di una
repressione eccessiva e feroce da parte della polizia – una caccia
all’uomo per le vie del centro cittadino – che si è conclusa con un
fermo e diversi contusi.
Le tensioni si sono manifestate fin dal principio
dell’iniziativa, quando gli studenti si sono avvicinati ai cordoni
delle forze dell’ordine che impedivano l’accesso al “Liston”. La
richiesta avanzata era semplicemente di accedere al Palazzo Bo – sede
storica della nostra Università, medaglia d’oro alla Resistenza – per
impedire che il protagonismo di queste “forze” strumentalizzasse la
commemorazione delle foibe. L’intento era di ricordare i principi che
animano le nostre mobilitazioni e la nostra università, erede del
Rettore Concetto Marchesi, composta da studenti e studentesse che
costruiscono quotidianamente un’università fatta di cooperazione e
integrazione; ma a quanto pare questo è sembrato illegittimo e
pericoloso.
Hanno ritenuto più opportuno invece
inseguire e picchiare gli studenti padovani, che vivono e attraversano
la città e i suoi luoghi storici, concedendo al contrario visibilità e
spazio d’espressione a gruppi di estrema destra che ogni giorno
promuovono una visione d’odio e discriminazione, una morale di violenza
praticata quotidianamente sui più deboli.
“Una nazione che non domandi al suo governo altro che il mantenimento dell’ordine, nel fondo del cuore è già schiava”.
Per
questo chiediamo a tutti coloro che ritengono ignobili tali eventi di
esprimere la loro solidarietà, firmando e pubblicizzando questo
appello.
PsicoPadova