l’ Acqua privatizzata

di
Alex Zanotelli – 15 settembre 2009
– Tratto da Antimafiaduemila
Vi proponiamo integralmente, l’ennesimo appello di Padre Alex Zanotelli alla ripubblicizzazione dell’acqua e dei servizi collegati ad essa.

Lo nota, datata 11/09/09, prende spunto dal recente Art. 15 DL 10-09-2009 modifica art. 23bis Lg n. 133 6/8/2008,
varato dal Governo Berlusconi, che fornisce una nuova spinta
privatizzatrice non solo al servizio idrico, cui era interamente
dedicato l’art. 23bis, bensì a tutti i servizi pubblici locali (anche
energia, gas, rifiuti e trasporto urbano) (clicca QUI per un approfondimento):Non
avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’ Assisi (Patrono
d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua!
Giorni fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente
alla privatizzazione dell’acqua.
Il Consiglio dei Ministri , infatti,
ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008 .
Queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge
per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste
Modifiche riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali , come
gas, trasporti pubblici e rifiuti. Le vie ordinarie- così afferma il
Decreto- di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui
socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non
meno del 40% ed essere socio” industriale”. In poche parole questo vuol
dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della
partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in
borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari
Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla
pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi
pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.


E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto.
Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni?E’ la vittoria della
politica delle privatizzazioni ,oggi, portata avanti brillantemente
dalla destra .A farne le spese è sorella acqua .Oggi l’acqua è il bene
supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti
climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della
privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà
pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma
soprattutto dagli impoveriti del mondo( in milioni di morti per sete!)
Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa
sullo stesso piano della gestione dei rifiuti!Questa è la
mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla
dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica
Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è” diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”.Tutto
questo è legato al “diritto primario della vita”.La gestione dell’acqua
per il nostro Governo è assimilabile a quella dei rifiuti! Che
vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal
punto il paladino dei potentati economico-finanziari. E’ la morte della
politica!
Per cui chiedo a tutti di:
protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…
-chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di
iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua,
che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione
Ambiente della Camera;
-chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano
la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste Modifiche alla
23 bis;
-premere a livello locale perché si convochino consigli comunali
monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico
“privo di rilevanza economica”;
-ed infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la
scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è
l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua
.
Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune,
come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra
democrazia.
E’ in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita.

Tratto da: Laltrasciacca.it

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Global Beach – un altro modo

T 

 

Un po’ in ritardo…

vorremmo segnalare, prima che termini la gran baldanza del festival del cinema di Venezia, un altro modo di viversi il Lido in questi 15 giorni.

Global Beach è un esperimento di recupero di materiali di scarto delle precedenti edizioni di Biennale Arte e Biennale Architettura; è, alla sua quarta edizione, un progetto di bonifica e rivitalizzazione della spiaggia di San Nicolò,proprietà del demanio militare, abbandonata al degrado da quindici anni, che dal 2004 viene temporaneamente occupata nel periodo della Mostra; è uno spazio in cui viene proposto un modo alternativo di vivere la mostra del cinema, di campeggiare ad un prezzo modico, di assistere ad eventi conferenze proiezioni e dj set che provengono da una creatività dal basso.

Tutto questo è reso possibille grazie alla collaborazione di diversi gruppi tra cui principalemente Laboratorio occupato Morion ed il cantiere di Rebiennale insieme ad Anomalie urbane/IUAV.

Questi "operano per una riqualificazione urbana attraverso l’autorecupero dei materiali della Biennale.
L’intervento nella città e in laguna si realizza nelle case e negli spazi occupati, nei quartieri e all’università di architettura di Venezia ed è volto alla residenzialità ed al turismo sociale come forme dell’abitare nel rispetto delle risorse energetiche e ambientali e del territorio, beni comuni.
Questa esperienza connessa ai cicli di formazione e ad una produzione culturale riconosciuta a livello internazionale ed europeo parteciperà alla costruzione di Globalbeach grazie al contributo del collettivo Exyzt ed al percorso di Planet K sia nella Biennale d’arte contemporanea 2009 che alla Mostra internazionale del Cinema.
"

I luoghi di accoglienza e le strutture che ospitano gli incontri, gli
eventi musicali, artistici e le proiezioni di GlobalBeach 2009 sono
realizzati e costruiti dal Sale-docks, Laboratorio Morion e dal Rivolta
(Marghera).

Tra i Link troverete anche il video delle proteste dei precari dello spettacolo all’inaugurazione della mostra del cinema e le foto della stessa.

 LINK:


http://globalbeach2009.blogspot.com/


http://www.rebiennale.org/

http://www.rebiennale.org/workshop/index.php

http://www.planetk.org/

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Venezia-2009-We-want-our-money-back/1542

http://www.youtube.com/watch?v=rcLxN57pNcI&feature=player_embedded#t=24

http://www.cosua.it/giacomo/la-biennale-di-venezia/

 

 

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Videocracy – Basta Apparire 4/09/2009 Incontro con il regista Padova



Questa Sera (04/09/2009) ore 22:00 Il regista Erik Gandini Presenterà il suo documentario Videocracy – Basta Apparire – al cinema Multiastra, Padova.

Il documetario ha avuto risonanza a mezzo internet e stampa proprio grazie al rifiuto da parte di Mediaset e Rai di mandare in onda il trailer nei consueti spazi dedicati al cinema.
La risposta di Mediaset è stata nel proprio interesse di tv commerciale e soggetto stesso del film: "film e trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda proprio sulle reti Mediaset".
La risposta della rai è decisamente meno comprensibile, in quanto tv pubblica: 

"A lasciare perplessi i distributori di Fandango e il regista sono infatti proprio le motivazioni della Rai. Con una lettera in stile legal-burocratese, la tv di Stato spiega che, anche se non siamo in periodo di campagna elettorale, il pluralismo alla Rai è sacro e se nello spot di un film si ravvisa un critica ad una parte politica ci vuole un immediato contraddittorio e dunque deve essere seguito dal messaggio di un film di segno opposto. 

"Una delle motivazioni che mi ha colpito di più è quella in cui si dice che lo spot veicola un "inequivocabile messaggio politico di critica al governo" perché proietta alcune scritte con i dati che riguardano il paese alternate ad immagini di Berlusconi", prosegue Procacci "ma quei dati sono statistiche ufficiali, che sò "l’Italia è al 67mo posto nelle pari opportunità"". 

A preoccupare la Rai sembra essere questo dato mostrato nel film: "L’80% degli italiani utilizza la tv come principale fonte di informazione". Dice la lettera di censura dello spot: "Attraverso il collegamento tra la titolarità del capo del governo rispetto alla principale società radiotelevisiva privata", non solo viene riproposta la questione del conflitto di interessi, ma, guarda caso, si potrebbe pensare che "attraverso la tv il governo potrebbe orientare subliminalmente le convinzioni dei cittadini influenzandole a proprio favore ed assicurandosene il consenso". "Mi pare chiaro che in Rai Videocracy è visto come un attacco a Berlusconi. In realtà è il racconto di come il nostro paese sia cambiato in questi ultimi trent’anni e del ruolo delle tv commerciali nel cambiamento. Quello che Nanni Moretti definisce "la creazione di un sistema di disvalori"". (MARIA PIA FUSCO da Repubblica)

Al Festival di Venezia, oggi, il documetario ha avuto un enorme successo costringendo l’organizzazione ad un bis di proiezione, stasera il regista presenterà il film al cinema Multiastra di Padova.

Una rassegna stampa sul caso:









    Giorgio – PsicoPadova

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Quota 23

Mai come in questo governo Berlusconi, i parlamentari si vedono costretti a rimandare le tanto agognate vacanze estive:  se è una mossa politica strategica per dimostrare che i 20.000 euro di stipendio (base)  sono tutti meritati oppure se è un tentativo di far passare sotto silenzio le scempiaggini a cui ormai siamo abituati, questo nessuno lo saprà mai.

L’unica cosa certa è che ormai il Governo ha richiesto la VENTITREESIMA FIDUCIA e che ha approvato in fretta e furia il decreto anticrisi che pare abbia proprio l’intento di premiare i grandi evasori fiscali (intendiamoci, quelli che possono permettersi di nascondere denaro in chissà quale banca estera).

Ormai l’abitudine ci ha reso avvezzi  al termine “ porre la fiducia” , tanto da non chiederci più il significato di questa parola: sembra una normale mossa politica, ma non lo è.

Chiedere la fiducia vuol dire costringere il Parlamento a non discutere di una proposta di legge e ad approvarla così com’è senza porre delle modifiche.

La mancanza di discussione della legge accelera il suo iter di approvazione; pare che il Governo Berlusconi abbia fretta di far passare questo maxi emendamento prima che gli italiani chiudano i propri ombrelloni e si rendano conto delle scorrettezze a cui ci espongono le massime istituzioni; tuttavia, data la scarsa coscienza politica degli italiani, non deve essere questa la preoccupazione del cavaliere.

Questo decreto, a detta perfino di Bossi, manca di un rilancio del Sud a partire dall’elemento base delle infrastrutture: anche l’Mpa, fino a questo momento sostenitore della Maggioranza, ha dichiarato insolute le promesse e gli impegni assunti per il Mezzogiorno, sostenendo che il decreto anticrisi è “frutto di una strategia nordista del duo Tremonti-Calderoli”.

Lo stesso Franceschini fa notare che è stato approvato lo scudo fiscale che premia chi si macchia del reato di esportazione capitali all’estero, mentre si chiede ai terremotati de L’Aquila di restituire le tasse non pagate al 100% entro due anni.

Le sanatorie, gli indulti, gli scudi fiscali sono i provvedimenti che colpiscono gli onesti e proteggono coloro i quali si macchiano di reati verso lo stato e verso l’intera popolazione italiana (chi non versa le tasse allo Stato crea dei buchi finanziari che colmano i contribuenti onesti).

Cosa più grave è che sono gli unici emendamenti proposti da questo governo che si sta contraddistinguendo per i tagli al pubblico e i favoritismi ai ricchi furbi che continuano a mangiare alle spalle dei lavoratori onesti, piuttosto che puntare sul sociale o sul welfare.

Buona lettura.

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/crisi-37/crisi-37/crisi-37.html

http://www.corriere.it/politica/09_luglio_23/decreto_anticrisi_maxiemendamento_governo_92ac4d46-7767-11de-a20d-00144f02aabc.shtml

 

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Sciopero




In Italia, una politica "vecchia" e autoritaria vuole impedire la libertà
d’informazione attraverso giornali, siti internet e blog. Con leggi ad
personam come il DDL Alfano che sono un attacco alla democrazia.
PsicoPadova aderisce alla giornata di silenzio per la libertà d’informazione on line.

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Il Ministro Tremonti e la legge di Robinhood al contrario: togliere ai poveri per dare ai ricchi

Ecco un’altra mossa del Ministro Tremonti per affrontare la crisi: sanatoria per molti reati di natura economica;

avete fondi neri all’estero, siete stati accusati di bancarotta fraudolenta o di falso in bilancio, avete emesso fatture false o non le avete per niente emesse creando un buco nero nelle finanze del vostro paese (magari colmate dalle tasse dei cittadini onesti)???

Niente paura, anche questa volta il governo Berlusconi vi salverà.

 Chissà per quanto ancora si subirà questo oltraggio morale, questa vergognosa colata di cemento sui reati, questi occhi che non vedono quanto sia ingiusto pagare per chi non lo ha fatto.

ECCO  IL NUOVO SCUDO FISCALE: CONDONO SUI CAPITALI CHE RIENTRANO

Colpo di spugna sui capitali all’estero e su molti reati societari e tributari. Sette commi, sei paginette dense di norme e riferimenti di legge: lo scudo fiscale-ter si appresta ad arrivare in Parlamento per mano dello stesso governo o, più probabilmente, ad opera di un deputato della maggioranza. La sostanza della bozza dell’emendamento al decreto anticrisi approntata dai tecnici dell’esecutivo, e di cui Repubblica è entrata in possesso, è quella di un condono generalizzato per chi ha costituito o esportato somme all’estero fino al 31 dicembre del 2007. Continue reading

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Il Ddl Sicurezza

 

 Dopo il ricorso all’ennesima fiducia, ieri è stato approvato in Senato il Ddl sulla sicurezza;

Invece di dare piu’
risorse alle forze di Polizia, che costituisce la via maestra
per avere un piu’ efficace controllo del territorio, si da’ il
via libera alle ronde, che rappresentano una ferita per una
moderna democrazia liberale e nello stesso tempo saranno
elemento di confusione e di mortificazione per il ruolo delle
forze di Polizia. Invece che ascoltare le riserve e le proposte provenienti dagli operatori di sicurezza (come è previsto in una democrazia), si è privilegiata la bandiera partitica.

Le norme previste sono a dir poco comiche, come la multa di 10000 euro ai clandestini.

Il reato di clandestinità è destinato ad immobilizzare il già lento apparato giudiziario, a sovraffollare le carceri, a non favorire le politiche sociali di integrazione.

Reintrodotto anche il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.

L’esistenza del problema dell’immigrazione, della clandestinità e della sicurezza in generale, sono ben tangibili in ogni momento della vita quotidiana, ma sicuramente c’è un modo più adatto per risolvere la situazione.

Come scrisse Jung: quanto più l’uomo è sottoposto a norme, tanto maggiore è la sua immoralità.

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/sofri-clandestini/sofri-clandestini.html

http://www.agi.it/news/notizie/200907021424-cro-rt11173-ddl_sicurezza_minniti_pd_avremo_italia_meno_sicura

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/permessi-soggiorno/permessi-soggiorno.html

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/tratta-schiavi/tratta-schiavi.html

Il Ddl sicurezza è legge. Via libera alle ronde, la clandestinità è reato. Il Senato approva il testo definitivo. La permanenza nei Cie passa da 2 a 6 mesi. Gli irregolari dovranno pagare 10mila euro

 
ROMA 03/07/2009
– Giro di vite su immigrazione clandestina, sicurezza e decoro urbano.
Il disegno di legge approvato ieri dal Senato legalizza le ronde e
introduce nuove norme su “writers” e clochard. Chi entra in Italia o vi
soggiorna clandestinamente commetterà reato. Per avere la cittadinanza
si pagherà una tassa di 200 euro e la permanenza nei centri di
identificazione ed espulsione potrà arrivare fino a sei mesi.

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LETTERA DI UN CERVELLO IN FUGA: L’ITALIA E’ UN SISTEMA ANTIMERITOCRATICO

Cervelli in fuga – Rita Clementi, 47 anni, 3 figli: sistema antimeritocratico


«Scappo. Qui la ricerca è malata»
Lettera della precaria che scoprì i geni del linfoma

Una laurea in Medicina, due spe­cializzazioni, anni di contratti a termine: borse di studio, co.co.co, consulenze, contratti a progetto, l’ultimo presso l’Istituto di geneti­ca dell’Università di Pavia. Rita Cle­menti ( foto a sinistra), 47 anni, la ricercatrice che ha scoperto l’origi­ne genetica di alcune forme di lin­foma maligno, in questa lettera in­dirizzata al presidente della Re­pubblica Napolitano racconta la sofferta decisione di lasciare l’Ita­lia. Da mercoledì 1˚luglio lavorerà come ricercatrice in un importan­te centro medico di Boston.

Caro presidente Napolitano, chi le scrive è una non più giovane ricercatrice precaria che ha deciso di andarsene dal suo Paese portando con sé tre figli nella speranza che un’altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito al­la loro madre. Vado via con rab­bia, con la sensazione che la mia abnegazione e la mia dedi­zione non siano servite a nulla. Vado via con l’intento di chie­dere la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarmi, rinuncian­do ad essere italiana.

Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. Continue reading

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UN’ OCCASIONE DA NON PERDERE: IL TESORO CIANCIMINO IN ABRUZZO

 

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mso-bidi-language:#0400;}Vito Calogero Ciancimino, meglio conosciuto come Don Vito Ciancimino, è un personaggio affiliato a Cosa Nostra, morto ormai 7 anni or sono, ma le cui tracce sono presenti ancora oggi sul territorio nazionale.

Il suo tesoro finanziario, accumulato in anni di malavita e di carriera politica, (è stato sindaco per Democrazia Cristiana) è riciclato in varie attività; da ricordare anche il presunto coinvolgimento di 4 senatori (Vizzini, Romano, Cuffaro, Cintola).

 

Il 16 Marzo 2009 tre persone sono state arrestate in Abruzzo con l’accusa di aver investito per conto di alcuni boss palermitani, ingenti somme di denaro provenienti dal tesoro Ciancimino per investirle in attività imprenditoriali.

Gli arrestati sono l’amministratore delegato di “Alba D’Oro”,Nino Zangari, Augusto Ricci e Achille Ricci.

 

Purtroppo alcuni di questi nomi stanno spuntando nelle gare di appalto per la ricostruzione delle prime cittadine distrutte dal terremoto.

Per il momento ci sono delle indagini in corso, per cui non rimane che stare a guardare l’evoluzione dei fatti.

 

altri link:
Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

http://palermo.repubblica.it/dettaglio/investivano-il-tesoro-di-ciancimino-tre-arresti-in-abruzzo/1605085

 

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/14030/78/

 

http://www.clandestinoweb.com/number-news/190855-mafia-4-senatori-indagati-per-tesoro-ciancimino-vizzini-si-dimette-da-commissione-anti.html

 
INCHIESTA/ IL DOPO TERREMOTO


Abruzzo, l’uomo che ha avviato i lavori è legato ai prestanome di Ciancimino
L’Aquila, le amicizie pericolose
all’ombra della prima new town
dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

 
L’AQUILA – Nel primo cantiere aperto per ricostruire L’Aquila c’è un’impronta siciliana. L’ha lasciata un socio di soci poco rispettabili, uno che era in affari con personaggi finiti in indagini di alta mafia.

I primi lavori del dopo terremoto sono andati a un imprenditore abruzzese in collegamento con prestanome che riciclavano, qui a Tagliacozzo, il "tesoro" di Vito Ciancimino. Continue reading

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Libertà, una parola!

I giornali hanno il dovere di informare, I cittadini hanno il diritto di sapere.
La nuova legge sulle intercettazioni telefoniche è incostituzionale,
limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e
magistrati, riduce la libertà di stampa, equipara i blog alle testate giornalistiche e la possibilità di informare i cittadini. PsicoPadova sottoscrive l’appello di Repubblica.

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