Il Ddl Sicurezza

 

 Dopo il ricorso all’ennesima fiducia, ieri è stato approvato in Senato il Ddl sulla sicurezza;

Invece di dare piu’
risorse alle forze di Polizia, che costituisce la via maestra
per avere un piu’ efficace controllo del territorio, si da’ il
via libera alle ronde, che rappresentano una ferita per una
moderna democrazia liberale e nello stesso tempo saranno
elemento di confusione e di mortificazione per il ruolo delle
forze di Polizia. Invece che ascoltare le riserve e le proposte provenienti dagli operatori di sicurezza (come è previsto in una democrazia), si è privilegiata la bandiera partitica.

Le norme previste sono a dir poco comiche, come la multa di 10000 euro ai clandestini.

Il reato di clandestinità è destinato ad immobilizzare il già lento apparato giudiziario, a sovraffollare le carceri, a non favorire le politiche sociali di integrazione.

Reintrodotto anche il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.

L’esistenza del problema dell’immigrazione, della clandestinità e della sicurezza in generale, sono ben tangibili in ogni momento della vita quotidiana, ma sicuramente c’è un modo più adatto per risolvere la situazione.

Come scrisse Jung: quanto più l’uomo è sottoposto a norme, tanto maggiore è la sua immoralità.

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/sofri-clandestini/sofri-clandestini.html

http://www.agi.it/news/notizie/200907021424-cro-rt11173-ddl_sicurezza_minniti_pd_avremo_italia_meno_sicura

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/permessi-soggiorno/permessi-soggiorno.html

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/ddl-sicurezza-7/tratta-schiavi/tratta-schiavi.html

Il Ddl sicurezza è legge. Via libera alle ronde, la clandestinità è reato. Il Senato approva il testo definitivo. La permanenza nei Cie passa da 2 a 6 mesi. Gli irregolari dovranno pagare 10mila euro

 
ROMA 03/07/2009
– Giro di vite su immigrazione clandestina, sicurezza e decoro urbano.
Il disegno di legge approvato ieri dal Senato legalizza le ronde e
introduce nuove norme su “writers” e clochard. Chi entra in Italia o vi
soggiorna clandestinamente commetterà reato. Per avere la cittadinanza
si pagherà una tassa di 200 euro e la permanenza nei centri di
identificazione ed espulsione potrà arrivare fino a sei mesi.

 Queste le principali novità del Ddl approvato ieri: al centro
l’immigrazione, una questione annosa per Torino. Nel 2008 infatti su
400 espulsioni decise ne sono state eseguite solo alcune decine. E non
si tratta dell’unico problema. «Qualche tempo fa – ha raccontato un
poliziotto – sono stato incaricato di accompagnare alla frontiera
alcuni clandestini. In busta paga mi sono poi ritrovato l’indennità per
la missione: soltanto sei euro. Ma scherziamo?».

Il Ddl approvato ieri proverà comunque a metter ordine alla materia. In
primis, l’immigrazione clandestina diventa un reato. «Di ingresso e
soggiorno illegale – precisa l’articolo 21 del Ddl – nel territorio
dello Stato». Se pizzicati i clandestini non saranno arrestati, ma si
vedranno affibbiare una multa che va dai 5mila ai 10mila euro. La
stessa norma renderà possibile denunciare i clandestini all’autorità
giudiziaria. Gli extracomunitari che arrivano in Italia senza permesso
di soggiorno possono rimanere nei Cie – i centri di identificazione ed
espulsione – fino a 180 giorni: a oggi il periodo era di due mesi.

Arriva anche il “listino prezzi”. Chi vorrà la cittadinanza dovrà
pagare 200 euro: per il permesso di soggiorno la cifra oscillerà tra
gli 80 e i 200 euro. Attenzione per chi ospita uno straniero: se
irregolare, il proprietario rischia il carcere fino a tre anni. Stesso
destino per chi affitta anche solo uno stanza. Sempre sul tema
immigrazione, gli stranieri per accedere ai pubblici esercizi dovranno
esibire il permesso di soggiorno. Con un’unica eccezione: l’iscrizione
dei figli a scuola. Le madri irregolari, senza passaporto, non potranno
neanche riconoscere i figli rendendoli adottabili.

Sul fronte sicurezza, il Ddl legalizza le ronde. I volontari, disarmati
e registrati in appositi elenchi, potranno aiutare le forze dell’ordine
segnalando potenziali pericoli. Le altre novità del Ddl? Un registro
per i clochard, carcere per i “writers” e per partecipare alle gare
d’appalto i costruttori dovranno denunciare ogni tentativo di
estorsione. Reintrodotto inoltre il reato di oltraggio a pubblico
ufficiale: per un insulto si rischia fino a tre anni di carcere.
L’unica novità per cui il comandante dei vigili urbani, Mauro Famigli,
e l’assessore comunale Domenico Mangone hanno espresso parere
favorevole: «Così si tutelano maggiormente gli agenti in servizio». Più
critici sulle ronde. Pieno apprezzamento invece al pacchetto sicurezza
da parte di Roberto Cota, presidente dei deputati della Lega: «Un altro
fatto a difesa dei cittadini contro la clandestinità». Negativa infine
la Cgil Piemonte: «Da oggi meno diritti e meno garanzie per i migranti
sui quali si scarica il prezzo di un’economia globale ingestibile»

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