In questi giorni si svolge a Torino il G8 University Summit – uno dei vari incontri collaterali al G8 che si terrà all’Aquila con i capi di stato – a cui partecipano i rettori delle università rappresentanti i paesi afferenti al G8, degli Outreach 5, del gruppo Mem e degli Stati che si affacciano sul Mediterraneo. Questo è stato preceduto l’ 8-9 maggio, a Palermo, dallo University Student Summit, summit subalterno, in cui si sono riuniti 22 studenti rappresentanti dei medesimi paesi sopraelencati. Al termine delle due giornate di lavoro è stato prodotto QUESTO DOCUMENTO che verrà consegnato direttamente ai capi di stato del G8. Nel complesso sembra essere un buon risultato di cooperazione per quanto riguarda i valori fondanti di pace sostenibilità e integrazione; di fatto, risulta essere troppo semplicistico per le potenzialiità teoriche messe in campo, poco concreto in un contesto
In questi giorni si svolge a Torino il G8 University Summit – incontro collaterale al G8 che si terrà all’Aquila con i capi di stato – a cui partecipano i rettori delle università dei paesi afferenti al G8, all’ Outreach 5, al gruppo Mem e agli Stati che si affacciano sul Mediterraneo. Questo vertice è stato preceduto l’ 8-9 maggio, a Palermo, dallo University Student Summit, summit subalterno, in cui si sono riuniti 22 studenti rappresentanti dei medesimi paesi sopraelencati.
Come previsto solamente oggi si può accedere facilmente ad alcune notizie inerenti a questo tema e, naturalmente, riguardano quasi unicamente gli scontri che immancabilmente si sono verificati. Come spesso accade ultimamente, non è stata garantita la possibilità, nonchè diritto costituzionale, di manifestare e di esprimere le proprie idee sul suolo pubblico cittadino. Al contrario, anche in questa occasione si è alimentato un clima di tensione che inevitabilemente ha condotto alla rappresentazione del medesimo copione di scontri tra manifestanti e quelle che dovrebbero essere, forze dell’ordine, fossilizzando le notizie e il possibile dibattito alla solita retorica.
Torniamo al dunque.
Al termine delle due giornate di lavoro tra gli studenti è stato prodotto QUESTO DOCUMENTO che verrà consegnato direttamente ai capi di stato del G8. Nel complesso sembra essere un buon risultato di cooperazione per quanto riguarda i valori fondanti di pace, sostenibilità e integrazione; di fatto, risulta essere troppo generale e semplicistico e, per le potenzialità teoriche messe in campo, non sembra rivolgere l’attenzione alla complessità di un’applicazione secondo i principi del "glocale". Questa critica vuole solo mettere in guardia dal rischio di trasformare dei valori e dei principi assolutamente positivi (penso condivisibili da qualsiasi mente che vuole avere un minimo di coscienza dello spirito del tempo) in belle ma asettiche etichette linguistiche da mettere nella bocca a chi ha già svuotato di ogni significato il discorso politico da tempo. Mi riferisco in questo caso a due elementi: da una parte agli uomini in carne ed ossa che gestiscono da decenni le dinamiche socio economiche dell’occidente, e quindi del mondo, con la facile tecnica del rigonfiamento obeso delle parole per offuscare le realtà altrimenti evidenti; dall’altra agli organismi internazionali che da tempo hanno dimostrato di essere poco indipendenti e autenticamente equidistanti e sovranazionali.
Un altro approccio di lettura al documento (e alla mia precedente critica) è quello che i valori che emorgono, per alcuni, possono essere "scontati" e che sarebbero già dovuti esssere parte integrante di un modo di pensare l’università: la realtà universitaria internazionale avrebbe già dovuto raggiungere questo standard. Lo stato di cose invece è marcatamente differente e forse non solo è un bene, ma è anche necessario, ribadire i concetti che sono emersi dalla delegazione di studenti.
La nota decisamente stridente è la poca democraticità del processo a cui si sta assistendo, e al conseguente dubbio che siano gli stessi attori del passato – coloro che hanno convinto milioni di persone a perpetuare per così tanto tempo un meccanismo insostenibile di sviluppo economico-sociale attaverso la promozione di valori fondati sull’interesse personale – a voler incarnare il futuro e a parlare, solo adesso, dieconomia, di etica, di ecologia e di energia in modo sostenibile.
Mi spiego meglio: la delegazione di rettori non ha ricevuto nessun mandato democratico e per quanto riguarda la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita’ Italiane) si è autoritagliata un ruolo rappresentativo e predominante in ambito italiano; la delegazione di studenti che ha dato vita allo University Student Summit non si riesce bene a capire come sia stata formata (pronto ad essere smentito, non si trova nulla nememno sul sito ufficiale!); “Decidendo di convocare per la seconda volta il Summit delle Università del G8 allargato agli atenei degli altri paesi che maggiormente influiscono sui processi in corso" sembra una decisione quantomeno incoerente rispetto ai valori di educazione per tutti, di riduzione delle disugualgianze e di integrazione se non si coinvolgono proprio i paesi che invece sono sempre stati esclusi dai processi decisionali ed economici; infine non problematizzando il tema dell’educazione si rischia di andare in contro a meccanismi molto pericolosi se non si pone l’attenzione sul fatto che non esiste un unica buona educazione per tutti,un’unica istruzione, e che invece si deve procedere verso diversificati modelli di istruzione ed educazione per tutti che diano gli strumenti affinchè le persone sviluppino modi di pensare critici!
Giorgio – PsicoPadova
Alcuni link
G8 University Summit 2009 e G8 University Student’s Summit: doppio appuntamento a Torino e Palermo
17-18-19 maggio 2009: Contro l’insostenibile G8 dell’Università!
Documento dell’Onda Anomala Torinese contro il G8 University Summit
Due G8 universitari, studenti a Palermo e rettori a Torino
G8 Universita’: Crui, Rivendichiamo Ruolo Autonomo e Insostituibile