ROMA – I medici non saranno obbligati a tenere conto della volontà espressa dal malato nel testamento biologico. Così dispone la norma approvata ieri al Senato, che di fatto affossa la legge sul fine vita. Un voto salutato con favore dai vescovi e criticato dal Partito democratico: è un tradimento. Il premier Silvio Berlusconi, intanto, torna all’ attacco del Parlamento: «Deputati e senatori sono lì solo per fare numero», dice. La replica di Fini: «Non si irridano le istituzioni».
Repubblica 27.03.2009