DDL 133: E la Costituzione dova la mettiamo?

In queste righe vorrei portare all’attenzioneuna piccola chicca di cui mi sono reso conto solo recentemente:

Art.9 della costituzione italiana

LaRepubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricercascientifica e tecnica.

Tutelail paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art.33 della costituzione italiana

L’artee la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

LaRepubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituiscescuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Entie privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti dieducazione, senza oneri per lo Stato.

Riassumendobrevemente questi articoli( per una rassegna completa dellacostituzione vedi su:http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm) si evince come non solo l’Università pubblica è undiritto costituzionale degli studenti italiani ( laRepubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituiscescuole statali per tutti gli ordini e gradi ) ma che inoltre laricerca libera dal controllo dei privati sia anch’essa un dirittoche tutti noi dovremmo difendere, anche con i denti.

Moltidicono che siamo disinformati, ed è per questo chemanifestiamo, altri aggiungono che abbiamo paura di perdere il nostroprivilegio di fannulloni; ma, dati alla mano, risulta evidente comequesta legge vada a ledere dei diritti che tutti gli italiani ( e nonsolo noi studenti ) dovremmo concepire come parte di noi.

Idati ormai li conosciamo tutti, in pratica tagliano quasi 1500milioni di euro in 5 anni del FFO ( Fondo Finanziamento Ordinario ),il finanziamento ministeriale del sistema universitario. Questi taglisono stati definiti necessari perché si spende troppo inItalia per l’istruzione.

Nesiamo sicuri? Dati OCSE alla mano, la spesa pubblica ( spesa delgoverno praticamente ) in Italia è uno dei fanalini di coda.

Eccoun po’ di dati:

Spesa pubblica annuale perstudente

  • Germania : 10200$

  • Inghilterra : 9400$

  • Francia : 9300$

  • USA : 8400$

  • Media OCSE : 8400$

  • Italia : 5400$

Idati non sono però del post finanziaria, ma sono antecedenti;in pratica in un sistema che non riceveva in realtà questeenormi cifre tanto decantate, vengono eseguiti ulteriori tagli; èstata ridotta all’osso la possibilità delle universitàdi trasmettere, a tutti coloro che lo desiderano, le conoscenze.Questi tagli non permettono alle Università di mantenere lacapacità di produrre conoscenza, oltre che a trasmetterla,tagliandoci fuori dal mondo ( citando una professoressa a noi caraper il suo discorso ) trasformando gli Atenei in super-Licei. Nonpenso sia un azzardo eccessivo dire che l’universitàpubblica non può mantenersi tale con tagli così grandida essere evidenti anche ai ciechi ( che però si ostinano anon guardare ), né chiedersi se sia il caso di fare i conticon molta attenzione prima di accettare per buona un legge cosìpalesemente privatizzante.

Eppurenessuno si è alzato a dire qualcosa ( forse a causa del fortecaldo che c’era ad agosto ), nessuno ha saputo di questa leggegrazie al fatto che è stata approvata in un parlamentosemivuoto, se non quando ormai era già operativa.

Forseio sono solo un povero fannullone, la quale mia “ignoranza” nonmi permette di capire come mai una legge che mina i diritticostituzionali, non sia stata bloccata dagli organi competenti.

Lamia “ignoranza” non mi fa capire neanche perché deicittadini italiani, che quindi hanno nell’anima la costituzione,accusino noi studenti di essere dei fannulloni ignoranti chedesiderano solo fare casino.

E,se effettivamente non riesco a capire quest’ultima parte, forse èproprio il caso che come psicologo appenda i miei libri al chiodo.

R.

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