Presidio alla conferenza sulle cellule staminali di Mons. Fisichella

In relazione all’iniziativa sulla bioetica (conferenza senza contraddittorio) patrocinata dall’ateneo padovano, in programma al
Liviano con unico relatore mons. Rino Fisichella, postiamo l’appuntamento per il presidio di domani:

 

L’invito
da parte del rettore Milanesi di mons. Fisichella, presidente della
Pontificia Accademia per la Vita, in veste di oratore esperto in tema
di biotecnologie e bioetica, ci suona come una incredibile
provocazione.

Una
provocazione che ha a che fare col metodo e col merito dell’incontro
“pubblico” organizzato presso la sala dei Giganti del Palazzo del
Liviano, sede delle aule della Facoltà di Lettere di quella che finora
abbiamo considerato l’Università pubblica e laica degli studi di Padova.

Due
piani, quello del merito e del metodo, che sono strettamente legati tra
loro: si invita all’interno dell’Ateneo uno dei massimi esponenti del
Vaticano, addirittura il presidente della Pontificia Accademia
pro-Vita, a parlare di un argomento delicato e complesso come quello
dell’utilizzo delle cellule staminali e dei trapianti, senza prevedere
alcun confronto diretto con i soggetti che vivono e fanno vivere
l’università quotidianamente.

Alla faccia della democrazia.

Ma
di che ci stupiamo? La verità che monsignore viene a elargire è una
verità dogmatica, unica per definizione, e non necessita di alcun
contraddittorio con chicchessia. Per questo il metodo – la chiusura
degli interventi – è diretta e logica conseguenza di ciò che monsignore
reverendissimo rappresenta. E cioè un’autoreferenziale istituzione
religiosa cattolica.

 

 PsicoPadova

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